Eppure
era cosa antica
e salmastra
il rifugio
degli occhi
dove
su mani e braccia
portanti
lasciavamo cadere
le fronti
per il
presente
peso
dellaria.
E
di attesa,
ridendo,
si scendeva
le scale,
ché
il silenzio
taceva
di labbra
già calme,
e di un tremore
antico e salmastro,
come il rumore
continuo
degli occhi,
trafitt
Strano
adesso
pensarti capovolta
sui tuoi rovesci
e di come eri
intrecci
di cielo
distesi
sui miei capelli
ed io
lattesa di te
confusa
dellattesa
del sole.
Ciò che ha più spine
è il giardiniere;
che a ogni inchino
trafigge il volto
e le vene
del suo amore
per il giardino.
E io
che ho amato
tanto,
ed anche
il glicine,
nel mio inchino,
oggi ho pianto
sangue,
stanco
del guardarmi
dilaniato
dal destino.
Lei
è il giorno
di brina
che conobbi
rugiada
e specchio
dei campi,
e sussurri leggeri,
incuranti
dei sussulti
continui
del sangue.
Ed
anche allora
si sfioriva
di freddo
e mi
scaldava
le mani
nel grembo,
parlando
del vento
e del tempo
che portava
la brina.
Ed io
odiavo
i giorni
di pioggia,
ed il freddo,
ed ogni sbuffo
Ho lo sguardo
di chi guarda al contrario:
una calza strappata,
i tuoi denti sui piedi,
mi scuci parole
dai peli
e lo vedi
che ho una calza strappata
e i tuoi denti sui piedi.
Poi venni
con mani pesanti
di fiori
ed uno più grande,
che degli altri
celava le forme,
di me
celava le gambe.
Ed ogni petalo
al vento
cadeva,
gridando il suo nome.
Così
tra le dita sorpresi
la forma
di un altro fiore.
E se non posso
cogliere
un fiore,
Senza scucirne
le radici
alla terra
O strapparne
i colori
alla vita,
Resterò
a contemplarlo
per ore,
Mentre lo sguardo
ne afferra
le forme
E il pensiero
mi ferma
le dita.
Lei è un petalo di rosa
la cui mano è persa,
o nascosta sotto le spine.
Ma la testa chinata da un labbro
sa rispondere
che sì
Sì,
è così
che può smarrire la vertigine
avvolta dai rami del glicine.
Lei è principio e fine in media res,
lattraversare placido degli anni
in attesa di chi,
in ricordo di cosa
non sia la luce.
Ma poi disperde
gravida di se forse:
lindice puntato alla porta oltre,
i piedi fermi a ostacolare
il nascere di un pensiero,
la testa fina fina
che ha una tigre per ombrello.
Prima ancora fu linverno,
quando corpi nudi,
sotto lo svolazzio di sciarpe lunghe,
vagavano lungo gli angoli delle stanze.
Quei giorni il giglio era di moda:
abitava case di morti, appendendo soprabiti
e chiedendo del tempo.
Avrebbe nevicato di nuovo, Mr. Conroy?
Avrebbe nevicato a lungo?
Cera tempo per giocare nelle strade?
Ma lei era un giglio:
appendeva soprabiti sopra gli stipiti delle porte,
scagliava fiocchi di neve allinverso nel cielo.
Prima ancora fu linverno,
quando corpi nudi,
sotto lo svolazzio di sciarpe lunghe,
vagavano lungo gli angoli delle stanze.
Quei giorni il giglio era di moda:
abitava case di morti, appendendo soprabiti
e chiedendo del tempo.
Avrebbe nevicato di nuovo, Mr. Conroy?
Avrebbe nevicato a lungo?
Cera tempo per giocare nelle strade?
Ma lei era un giglio:
appendeva soprabiti sopra gli stipiti delle porte,
scagliava fiocchi di neve allinverso nel cielo.
Lei è un petalo di rosa
la cui mano è persa,
o nascosta sotto le spine.
Ma la testa chinata da un labbro
sa rispondere
che sì
Sì,
è così
che può smarrire la vertigine
avvolta dai rami del glicine.
Lei è principio e fine in media res,
lattraversare placido degli anni
in attesa di chi,
in ricordo di cosa
non sia la luce.
Ma poi disperde
gravida di se forse:
lindice puntato alla porta oltre,
i piedi fermi a ostacolare
il nascere di un pensiero,
la testa fina fina
che ha una tigre per ombrello.
E se non posso
cogliere
un fiore,
Senza scucirne
le radici
alla terra
O strapparne
i colori
alla vita,
Resterò
a contemplarlo
per ore,
Mentre lo sguardo
ne afferra
le forme
E il pensiero
mi ferma
le dita.
Poi venni
con mani pesanti
di fiori
ed uno più grande,
che degli altri
celava le forme,
di me
celava le gambe.
Ed ogni petalo
al vento
cadeva,
gridando il suo nome.
Così
tra le dita sorpresi
la forma
di un altro fiore.
Ho lo sguardo
di chi guarda al contrario:
una calza strappata,
i tuoi denti sui piedi,
mi scuci parole
dai peli
e lo vedi
che ho una calza strappata
e i tuoi denti sui piedi.
Lei
è il giorno
di brina
che conobbi
rugiada
e specchio
dei campi,
e sussurri leggeri,
incuranti
dei sussulti
continui
del sangue.
Ed
anche allora
si sfioriva
di freddo
e mi
scaldava
le mani
nel grembo,
parlando
del vento
e del tempo
che portava
la brina.
Ed io
odiavo
i giorni
di pioggia,
ed il freddo,
ed ogni sbuffo
Ciò che ha più spine
è il giardiniere;
che a ogni inchino
trafigge il volto
e le vene
del suo amore
per il giardino.
E io
che ho amato
tanto,
ed anche
il glicine,
nel mio inchino,
oggi ho pianto
sangue,
stanco
del guardarmi
dilaniato
dal destino.
Strano
adesso
pensarti capovolta
sui tuoi rovesci
e di come eri
intrecci
di cielo
distesi
sui miei capelli
ed io
lattesa di te
confusa
dellattesa
del sole.
Eppure
era cosa antica
e salmastra
il rifugio
degli occhi
dove
su mani e braccia
portanti
lasciavamo cadere
le fronti
per il
presente
peso
dellaria.
E
di attesa,
ridendo,
si scendeva
le scale,
ché
il silenzio
taceva
di labbra
già calme,
e di un tremore
antico e salmastro,
come il rumore
continuo
degli occhi,
trafitt
Strano
adesso
pensarti capovolta
sui tuoi rovesci
e di come eri
intrecci
di cielo
distesi
sui miei capelli
ed io
lattesa di te
confusa
dellattesa
del sole.
Current Residence: Rome Favourite genre of music: rock | hard-core | indie-rock | post-rock | ninja-core | pop | jazz | ..etc.. Operating System: Linux [Fedora 8] MP3 player of choice: Amarok Favourite cartoon character: Osaka [Azumanga Daioh] Personal Quote: Ed un sentimento ha un universo immenso su cui vagare.
Favourite Visual Artist
Kim Ki Duk | Andrei Tarkovsky | Zhang Yimou | Kar Wai Wong
Favourite Movies
Ferro 3 | Il favoloso mondo di Amelie | Oldboy | Stalker | Il giardino delle vergini suicide
Favourite Bands / Musical Artists
Yann Tiersen | Nick Drake | Tori Amos | Laghetto | The Coral | Love Is All | NIN | The Fratellis
Favourite Writers
Henry Miller | John Fante | Mordecai Richler | Gertrude Stein | Walt Whitman
Come al solito mi ripeto. Do vita a blog che poi chiudo e non riesco a controllare la voglia improvvisa di scrivere qualcosa di me (di mio) e la seguente mancanza di desiderio di proseguire ciò che comincio.
E mi ripeto anche negli inizi: sempre gertrude stein, sempre i suoi versi:
Rose is a rose is a rose is a rose
Loveliness extreme
Extra gaiters
Sweetest ice-cream
E sempre post spiazzanti e inconcludenti su di me e la mia pigrizia, che mi impedisce come al solito di portare a termine le cose.
A volte perché la mia paura di sbagliare mi frena, a volte perché mangio da solo e mi sazio di me prima di offrirmi agli altri.
aaah il favoloso mondo di amelie e Yann Tiersen che coppia! grande.. grazie per il giro sulla mia gallery e per il complimento.. tu solo poesie hai! quella 4-4-08 è davvero bella..